Fallo.
Fallo.
Fallo e basta.
Se ti fa stare bene, fallo.
Fallo soprattutto se "non dovresti".
Lo sai solo tu, quello che ti serve.
Chiudi la porta di casa o del lavoro e sii te stesso.
Nel modo che vuoi, con chi vuoi.
Perché non é facile trovare la cosa o la persona giusta, ma se la trovi non lasciarla andare.
Fallo anche se tocca fare tutto di nascosto.
"Give me convenience or give me death" (Dead Kennedys)
Viviamo assecondando la convenienza, cercando di evitare grane a qualsiasi costo.
Ma può capitare di avere una cosa qualsiasi che ci fa stare bene e non la dobbiamo perdere.
Pensa al CEO che appena può si veste da neonato con la escort.
Lui si sente bene, in quei piccoli momenti, e sono quelli che lo aiutano per continuare la recita quotidiana.
O la cassiera dall'aria un po’ dimessa e invisibile, che a volte stranamente sorride perché sta pensando a quando potrà finalmente lasciarsi legare con i nodi complicatissimi dello shibari e farsi semplicemente appendere al soffitto in uno strano equilibrio da qualcuno che trae piacere nel darlo a lei in questo modo.
Questo la fa stare bene e non lo deve sapere nessuno tranne chi conosce il suo bisogno.
Fallo.
Soprattutto quando farlo vuol dire andare contro il cosiddetto quieto vivere.
"I parenti sono come gli scarpe, più sono stretti più fanno male" (Totó)
I parenti, sempre lì a fare domande inopportune.
Ma è davvero necessario quel pranzo di famiglia?
Certo, per tenerli buoni, per non farsi considerare cattivi, strani, perché non si sa mai.
O forse no. Forse basta dire: no. Non mi interessa.
"NON MI INTERESSAAAAAA!!!" (Richard Benson)
Non si può e non si deve dire tutto a chiunque, ma se sei così fortunato da trovare qualcuno con chi puoi essere te stesso, non fermarti, fallo.
"A Brighton per chiedere a qualcuno: come stai? Si domanda e si risponde: alright, mate" (Fabri Fibra)
L'errore comune dell'espatriato in Inghilterra è rispondere alla domanda "Tutto bene?".
Non è una domanda, è un pro forma, nessuno vuole saperlo, se rispondi: "Ma sì dai, anche se mi è successo..ecc" ti guardano straniti perché pensano "Ma mica volevo sapere come sta questo qui".
E quindi "Alright?" "Alright".
Qui invece, incontri 10 persone, tutti ti dicono
"Buongiorno, come va?",
"Eh insomma..Aah guarda come sta bene lei invece, altroché me.."
"Eh, sì grazie!"
E magari hai una situazione familiare critica o un problema clinico che non si vede per tua fortuna, così non sei costretto a raccontare tutto a tutti con le conseguenze più ovvie.
Ma se incontrassi qualcuno che vuole comprendere invece di compatire, allora ci deve essere tentazione di provarci.
Lo dobbiamo fare per noi innanzitutto, perché non siamo fatti per tenerci tutto dentro.
E allora, con le dovute attenzioni, fallo.






alright
Se potete, se ci riuscite, Fatelo.